Nell’ambito del web copywriting si sente spesso parlare di SEO: l’acronimo di Search Engine Optimization, l’ottimizzazione per i motori di ricerca. È fondamentale sapere come scrivere un testo in ottica SEO, che si posizioni in alto nella SERP e aumenti il traffico degli utenti verso un sito internet.
Chi naviga in rete, il più delle volte, si ferma ai primi risultati dopo aver effettuato la query. Questo per mancanza di tempo, per pigrizia, oppure per la concezione che i link iniziali siano quelli più attendibili. Di certo queste pagine sono le più curate da un punto di vista SEO: di conseguenza, Google le “premia” con una maggiore visibilità.
Per raggiungere questo obiettivo è essenziale prestare attenzione al contenuto e alla SEO On Page, ovvero tutti gli elementi che compongono la pagina: dal titolo ai sottotitoli, dalla meta description ai collegamenti interni. Ci sono vari fattori da tenere in considerazione per redigere un articolo o un post SEO friendly.
Per la popolarità di un brand, per il consolidamento del rapporto con il pubblico e per il rafforzamento dell’identità del marchio, è necessario un buon posizionamento sui motori di ricerca! Vediamo, dunque, come fare.
L’importanza del contenuto
Una massima tipica del mondo del copywriting è “content is king”: per ottimizzare un link per i motori di ricerca, è indispensabile realizzare contenuti unici e interessanti.
Se volete scrivere un testo in ottica SEO, elaboratene uno che non sia copiato da nessun altro sito. Controllate sempre le fonti e riportate informazioni esatte e pertinenti, ma differenziatevi dai competitors e create contenuti esclusivi e accattivanti.
Un contenuto adatto è facilmente leggibile, senza muri di parole, fruibile da tutti ed esaustivo ma non prolisso. Sono molto utili tecniche come quella della piramide rovesciata: si parte dai dati basilari, che l’utente vuole conoscere subito, per arrivare poi ai dettagli. È opportuno cominciare con le cosiddette 5 W del giornalismo, chi, cosa, quando, dove e perché, e passare in un secondo momento alle nozioni di contorno.
Fare content marketing di qualità significa anche scegliere meticolosamente le keywords, quelle più diffuse nei trend di ricerca, senza però fare keyword stuffing: nel senso che non bisogna ripeterle più e più volte nella speranza di ottenere un posizionamento migliore. Le parole chiave vanno usate con naturalezza, altrimenti c’è solo il pericolo di allontanare il lettore e spingerlo a chiudere la pagina.
In più, un contenuto adeguato alla SEO è diviso in paragrafi, con H2 e H3. Non devono mancare i grassetti e i corsivi, e in generale gli strumenti di formattazione. Possono aiutare gli elenchi puntati, che rendono la lettura più smart e scorrevole.
Non fate mai, assolutamente, copia e incolla. Potrebbero presentarsi persino dei problemi connessi ai diritti d’autore. Un contenuto redatto per la SEO è originale e autorevole. Tutto questo vuol dire “content is king”!
La SEO On Page
Come già vi abbiamo accennato, si adopera l’espressione SEO On Page per indicare tutte le componenti di una pagina web. Un articolo SEO non può prescindere da simili elementi.
Andiamo con ordine. È importante che i copywriter si servano correttamente degli header tag per strutturare un contenuto con razionalità. Sono fondamentali:
· il titolo o H1;
· i sottotitoli o H2;
· gli eventuali sottotitoli H3.
L’H1 è il titolo vero e proprio, e dovrebbe includere la main keyword. Il suo valore è notevole quando si tratta di scrivere un testo in ottica SEO. Sono essenziali anche gli H2, i sottotitoli principali, che definiscono le sezioni dell’articolo. Per gli approfondimenti, invece, si utilizzano gli H3 (e in qualche caso gli H4, gli H5 ecc., che però sono meno rilevanti sotto l’aspetto SEO).
Oltre a tutto ciò, bisogna curare il meta title e la meta description. Il primo, di solito, va dai 50 ai 60 caratteri, la seconda dai 140 ai 160 circa. Sono quelli che compaiono nella SERP dopo aver eseguito una ricerca: sono, quindi, necessari per un posizionamento ottimale.
Nell’ambito della SEO On Page, fate attenzione anche ai link. Questi possono essere interni oppure in uscita. Completano il quadro un URL SEO friendly, semplice e senza caratteri speciali, e immagini con alt e title tag.
Lo studio del target e le buyer personas
Le buyer personas sono strumenti davvero efficaci per scrivere un testo in ottica SEO. Sono modelli che permettono di capire cosa piace al pubblico: quali sono gli interessi degli utenti, e dunque quali sono i migliori contenuti per un determinato contesto.
La regola del “content is king” è strettamente legata alle buyer personas e al “viaggio” del cliente. Affinché quest’ultimo passi dall’awareness alla consideration e poi alla decision, serve uno specifico stile di scrittura. A seconda del target cambiano anche le parole chiave, i topic e così via: ecco perché tale analisi preliminare è indispensabile ai fini della SEO!