Per attirare nuovi clienti e consolidare il proprio bacino di utenza, sono fondamentali i testi persuasivi: questo, però, non deve farci dimenticare un altro aspetto importantissimo delle parole, ovvero quello legato alle emozioni.
I testi emozionali sono essenziali ai fini del marketing. Infatti sono in grado di coinvolgere il pubblico a livello affettivo, e di suscitare determinati sentimenti nelle persone. Ci sono testi che trasmettono gioia, altri che scatenano la curiosità di chi legge, altri ancora che innescano particolari ricordi.
È necessario sapere come scrivere testi emozionali, sfruttando il potere dello storytelling e partendo da una base sensoriale. In altri termini, un testo emozionale non può essere astratto: al contrario, deve essere saldamente connesso alla quotidianità ed evocare immagini, colori, profumi, suoni e così via.
Non è facile elaborare ottimi testi emozionali, ma una volta compresi i meccanismi principali sarete capaci di utilizzare questi elementi per far crescere il vostro business. Sarà più semplice e immediata la comunicazione con la community, e ne trarrà giovamento in generale la vostra attività. Attenzione: i testi emozionali non sono per forza i post dei blog, ma anche per esempio le landing page, le newsletter e i post per social network.
Lo studio del target di riferimento
La prima cosa da fare, se volete imparare come scrivere testi emozionali, è la seguente: un’analisi accurata del target di riferimento. Conoscere i destinatari di un messaggio è indispensabile per capire come emozionarli!
A tale scopo, strumenti opportuni sono le buyer personas: modelli di clienti con le loro peculiarità, che possiedono certe caratteristiche proprio come gli individui in carne e ossa. Una buona strategia di marketing non può prescindere dalle buyer personas, e non fa eccezione la stesura di testi emozionali.
Per cominciare, bisogna chiedersi: a chi mi sto rivolgendo con il mio testo? Su quale emozione voglio far leva, e come posso raggiungere questo obiettivo? Cos’è che rende felice, speranzoso oppure divertito il mio pubblico?
Degli utenti vanno studiate l’età media e la provenienza, così da inquadrare una specifica categoria di persone. Vanno esaminati anche gli interessi, il background, le aspirazioni e i sogni. Quali sono i modi in cui si esprime il target, quali i desideri, quali gli eventuali problemi da risolvere?
Le risposte a tutte queste domande sono alla base della creazione di una solida relazione con la clientela. È come accade anche nella vita privata: per stringere un rapporto saldo e sincero, è importante approfondire la conoscenza dell’altro.
L’analisi della mission
Per scrivere un testo emozionale bisogna, poi, rendersi conto di quali sono i risultati da ottenere. Nel mondo del marketing le parole (così come le immagini) non sono fini a sé stesse, ma hanno una “meta”.
Più che altro, i testi emozionali sono da considerare come uno step del customer journey: il viaggio del consumatore, per tradurre letteralmente questa espressione. Ovvero il percorso del potenziale cliente che diventa cliente effettivo, e che si lega a un brand e usufruisce dei suoi servizi.
Lo scopo finale è proprio la vendita di un determinato servizio o di un prodotto. I testi in oggetto puntano a emozionare per spingere il pubblico a compiere un’azione: comprare qualcosa, iscriversi a una newsletter, partecipare a un evento ecc. Un testo arido e asettico non può garantire questo esito; al contrario, uno emozionale ha molte più probabilità di riuscirci.
Dunque, una regola fondamentale per scrivere testi emozionali è questa: capire in via preliminare qual è la mission. Nel complesso, ciò andrà a vantaggio della web reputation, dell’identità del marchio e, chiaramente, dei vostri profitti.
Lo storytelling e i cinque sensi
Il nostro discorso su come scrivere testi emozionali deve includere anche una parentesi dedicata allo storytelling. I migliori testi sono quelli che raccontano una storia concreta: quelli che si basano sulle esperienze di vita, e che pertanto sono percepiti come più “vicini” ai lettori.
I copywriter che elaborano testi emozionali partono dalla propria quotidianità per arrivare a fare marketing. Scelgono argomenti alla portata di tutti, adoperano un linguaggio semplice e incisivo, evocano autentici scenari con le loro descrizioni. Lo storytelling è essenziale per coinvolgere i membri della community e per condividere con le persone il punto di vista di un brand.
Un testo emozionale gioca con i cinque sensi, in quanto suggerisce immagini, odori e suoni con il solo potere delle parole. Per esempio: se state promuovendo una bevanda, dovrete trasmettere il suo sapore, il suo aroma, il contesto in cui viene sorseggiata, il piacere che provoca al palato.
Altri elementi da non tralasciare sono i ricordi. È più facile che qualcuno si affidi a un’azienda se, nel proprio cuore, ripercorre episodi connessi alle più care memorie. La pasta “come la faceva la nonna” ispira di più rispetto a una di cui sono elencate le mere proprietà nutrizionali!
Vi abbiamo spiegato come scrivere testi emozionali. L’ideale è creare empatia per rafforzare la relazione con il target.