I contenuti brandizzati fanno parte della vita dei consumatori e rappresentano l’80% dei contenuti attualmente in circolazione online. Li incontriamo sui social network, all’interno degli articoli blog post o redazionali, in formato testuale o visual.
Questi contenuti possono essere realizzati in diverse tipologie e tutte sono accomunate da un unico fine: pubblicizzare brand e prodotti online in modo efficace e più mirato rispetto alla tradizionale pubblicità.
I contenuti brandizzati sono detti anche branded content e possono essere dei semplici post sui social network, stories, reels, video, blog post e content creati per un’azienda dietro un compenso.
Dai recenti test e interviste effettuate ai consumatori di tutto il mondo, è stato possibile rilevare delle nuove preferenze che potrebbero sorprendere i maggiori esperti di marketing e rivoluzionare la creazione di branded content.
Che cosa sono i contenuti brandizzati
L’utilizzo di questi contenuti ha subito un forte crescita nel corso degli anni e offre numerosi vantaggi alle aziende che vogliono raccontare la storia del brand in modo efficace, avvalendosi di contenuti originali e in grado di catturare la curiosità degli utenti online.
Un branded content può assumere diverse forme: contenuti testuali a scopo informativo, video emozionali, video tutorial, meme e inchieste. Si tratta di un contenuto che è in grado di raccontare qualcosa, che può istruire gli utenti online e che può divulgare un tema facendo leva sull’empatia.
Tra i principali vantaggi offerti da questo tipo di contenuto, che è in grado di aggiungere un enorme valore all’interno delle strategie di marketing aziendale, troviamo:
- Misurabilità: attraverso gli insight resi disponibili dai numerosi strumenti online, è possibile ottenere dei dati statistici efficaci che misurano l’impatto dei contenuti brandizzati sull’audience.
- Pubblicità nativa: si tratta di una forma pubblicitaria nativa, perché i branded content non sono percepiti come pubblicità agli occhi dei consumatori e il brand non risulta pesante.
- Targetizzazione: la capacità dei contenuti brandizzati di mimetizzarsi su internet è dovuta all’elevata intercettazione di uno specifico target. Oggi, infatti, tutti i maggiori strumenti online permettono di scegliere in modo accurato a chi mostrare una campagna pubblicitaria, in base agli interessi e alla localizzazione degli utenti.
Come creare dei branded content
Per fare branded content nel modo più giusto ed efficace è necessario avvalersi di professionisti in grado di produrre e distribuire i contenuti brandizzati nel modo migliore possibile.
Le piattaforme social media dove è più facile ottenere e diffondere dei contenuti brandizzati sono Instagram e Facebook, due dei social network più popolari e in forte crescita negli ultimi anni che contano oltre 1 miliardo di utenti al mese e un notevole tempo di navigazione trascorso quotidianamente (circa 50 minuti).
Per ottenere dei branded content di successo è importante che ogni singolo contenuto sia:
- Originale;
- In grado di creare una connessione emotiva;
- Coinvolgente;
- In grado di raccontare una storia;
- In grado di diventare virale;
- Coerente con i valori del brand;
- Coerente con il tone of voice del brand;
- Coerente con gli interessi del pubblico di riferimento.
Quali sono gli errori da evitare
C’è una regola d’oro da rispettare durante la creazione dei contenuti brandizzati: fare attenzione al linguaggio scelto.
Il linguaggio dei branded content non deve essere troppo difficile da comprendere, altrimenti sirischia di comunicare un “senso di gravezza e responsabilità indesiderato”, come sottolineato da Alastair Herbert, founder di Linguabrand, durante un’intervista.
I brand che intendono raccontare la loro storia attraverso i contenuti brandizzati devono tener conto anche dell’opinione dei consumatori: questi, negli anni hanno sviluppato un occhio più specializzato e sono in grado di riconoscere i messaggi falsi che passano attraverso i contenuti, i content fake o copiati e quelli non pertinenti al brand di riferimento.
Un altro aspetto a cui prestare molta attenzione durante la creazione di branded content è il contesto: i contenuti di brand si devono adattare a tutti i maggiori dispositivi utilizzati dagli utenti e devono poter essere fruibili dagli schermi più grandi a quelli più piccoli, come uno smartphone. Anche in questo caso, quindi, è doveroso tener conto dell’aspetto responsive di ogni contenuto.
Quali contenuti brandizzati attraggono maggiormente
I MEME
I meme sono una tipologia di contenuto che hanno letteralmente stregato le nuove generazioni e diventano virali in pochissime ore. Sono dei semplici contenuti visivi, realizzati con un immagine o un video e un corpo testuale, sono divertenti e hanno un potenziale di engagement molto elevato.
I brand che intendono acquisire una maggiore visibilità in poco tempo, possono fare affidamento sui meme per ottenere più popolarità sui diversi canali social. Più si realizzano meme divertenti, più è facile attirare la curiosità del target di riferimento.
Pillole di formazione online
Negli ultimi anni, e in particolare durante la pandemia, i consumatori desiderano acquisire maggiori competenze online, attraverso contenuti brevi, pillole informative e quant’altro.
I corsi di formazione non rappresentano il futuro del content marketing ma, attraverso contenuti brevi e studiati appositamente per offrire un valore aggiunto, è possibile acquisire la fiducia del target di riferimento. Le pillole di formazione online offrono agli utenti delle informazioni, dei consigli e dei tutorial periodici che permettono di acquisire maggiori competenze nel tempo.
Storytelling e impatto sociale
Secondo le recenti analisi effettuate nel campo del content marketing, più del 70% dei consumatori acquista qualcosa da un marchio solo dopo aver letto notizie riguardanti l’impatto sociale positivo che un determinato marchio ha avuto sul mondo.
Grazie allo storytelling, un brand può comunicare e raccontare le storie che si celano dietro le iniziative sociali e gli obiettivi raggiunti che hanno permesso di migliorare, seppur leggermente, la società di oggi. Tra le iniziative più coinvolgenti, attualmente, troviamo quelle incentrate sul cambiamento climatico.
Quando sono ben fatti e se seguono una strategia branded ben definita, i contenuti brandizzati risultano più efficaci di altre forme di advertising, superando anche il tradizionale sport pubblicitario.
Già nei primi studi effettuati nel 2006, si sottolineava l’efficacia e i vantaggi dei branded content, in grado di ottenere un maggior successo rispetto ai tradizionali modelli pubblicitari e in grado di aumentare l’interazione d’acquisto. Secondo i recenti studi, inoltre, i contenuti brandizzati sono molto apprezzati dalle generazioni più giovani come i Millennial e la Generazione Z, in grado di riconoscere e familiarizzare velocemente con i formati nativi brevi e seriali.