Una delle tecniche più famose e versatili, nell’ambito della scrittura di ogni tipo, è quella della piramide rovesciata (o piramide invertita). Si tratta di uno strumento straordinariamente efficace per comunicare un determinato contenuto: infatti si parte direttamente dal cuore della notizia, gli elementi essenziali, per passare via via ai dettagli e poi alle conclusioni.
Non è un caso che il metodo della piramide rovesciata sia nato tra i giornalisti anglosassoni. Questo concetto è ottimo per raccontare i fatti di cronaca in maniera esauriente ma concisa. Il lettore conoscerà subito quello che deve sapere, e non si perderà tra mille premesse inutili che servono solo ad “allungare il brodo”.
Lo schema della piramide rovesciata
Avrete già capito che la piramide rovesciata è eccellente per la scrittura di un testo informativo, di un articolo di giornale, di un comunicato stampa e così via. Chiaramente, con gli anni, il suo uso si è esteso a molti altri campi, incluso il copywriting.
Vediamo quale schema si adotta per la piramide rovesciata:
· i dati fondamentali;
· i dati importanti ma non indispensabili;
· i dati “accessori”;
· i particolari per la definizione del contesto;
· gli sviluppi e le postille dell’autore.
Ecco perché si parla di piramide rovesciata: si inizia con la “base” per arrivare al “vertice”. Forse non ce ne accorgiamo, ma anche semplicemente quando riferiamo un episodio della nostra vita quotidiana a un amico ricorriamo al metodo della piramide rovesciata – dato che cominciamo con le informazioni che costituiscono il fulcro dell’avvenimento, e man mano procediamo con quelle non necessarie.
Già da questo ci accorgiamo che tale tecnica è un vero e proprio pilastro dal punto di vista della comunicazione. In effetti, potrebbe essere applicata a qualunque genere di testo, non solo a quelli nel ramo del giornalismo.
Piramide rovesciata e 5 W
Secondo il concetto della piramide rovesciata, quindi, nel primo paragrafo di un elaborato bisogna concentrare tutte le principali notizie: chi, cosa, quando, dove e perché. Ma queste non sono altro che le celebri 5 W del giornalismo, ovvero who, what, when, where e why.
Questa soluzione dispone bene chi legge, il quale non avrà l’impressione di star perdendo tempo e sarà più propenso ad approfondire la questione. È anche per questo motivo che la piramide rovesciata e le 5 W sono ormai colonne portanti della scrittura creativa e persuasiva per il web.
Il metodo della piramide rovesciata per il copywriting
Il content marketing è strettamente connesso a obiettivi come il consolidamento dell’identità di un brand, l’aumento delle conversioni e del traffico verso un sito internet, l’engagement e il rafforzamento della relazione con il pubblico.
Ecco che emerge appieno l’utilità del metodo della piramide rovesciata nel settore del copywriting. È molto più probabile che un utente mostri interesse per un testo che trasmette subito il proprio messaggio, senza giri di parole. Uno schema di questo tipo è valido per catturare l’attenzione di chi naviga in rete, e per consentire la stesura di articoli e post per blog di successo.
Il rapporto tra piramide rovesciata e long form content
È evidente quanto la piramide rovesciata sia ottima per la scrittura di un testo informativo. Ma come si pone in rapporto con i long form content?
Spieghiamo, prima, cosa intendiamo con questa espressione. Il long form content è un articolo di minimo 1.000-1.500 parole, che affronta tutti gli aspetti di un determinato argomento. Esempi di long form content sono le guide e i tutorial, le pagine evergreen, i post per blog più lunghi su un topic molto vasto.
Può sembrare strano, ma spesso c’è un legame tra questi contenuti e il metodo della piramide rovesciata. Un long form content implica tutte le parti dello schema, anche se non necessariamente consequenziali. Le informazioni fondamentali, quelle rilevanti, quelle secondarie, quelle per la ricostruzione del contesto, le conclusioni.
Ancora una volta, la piramide rovesciata è alla base dell’elaborazione. Naturalmente appare “diluita”, per così dire, in un articolo tanto ampio, ma comunque c’è e si evince da una serie di fattori.
Dalla piramide rovesciata al bicchiere di Martini
C’è un’altra tecnica, quella del bicchiere di Martini (o della clessidra), che alcuni vedono come un superamento della piramide rovesciata, altri come una sua evoluzione.
In cosa consiste questo schema alternativo? L’inizio è rappresentato dal lead, l’attacco. Ci sono poi i dati essenziali in forma di piramide rovesciata, la call to action rivolta al lettore, le fonti e la chiusura (non di rado in una struttura ad anello).
È dunque chiaro che il bicchiere di Martini comprende la piramide rovesciata. Anche questa modalità è utilizzata per la scrittura di un testo informativo, per il giornalismo, nonché per il web writing e lo storytelling. Entrambi gli schemi sono efficaci: la cosa migliore è scegliere l’uno o l’altro a seconda delle esigenze del momento.