Avete mai sentito parlare del metodo PIPA? Si tratta di un vero e proprio modello di scrittura, che può essere applicato a ogni tipo di testo: articoli per blog, post per social network, newsletter, pagine dei siti web e così via.
L’obiettivo di questa tecnica è rendere ogni elaborato più interessante, accattivante e coinvolgente per i lettori. Non è sempre facile raggiungere questo scopo, anche perché non tutte le tematiche suscitano la stessa curiosità: per tale motivo, il metodo PIPA per il copywriting persuasivo è un’ottima soluzione in qualunque caso.
Il metodo PIPA: in cosa consiste?
Per cominciare, vi informiamo che PIPA non è altro che un acronimo: una sigla che sta per:
- Promessa
- Immagine
- Prova
- Azione.
I quattro pilastri del copywriting, che corrispondono ad altrettante fasi nella stesura di un contenuto.
È ovvio che il primo step sia la promessa, e che l’ultimo sia l’azione in sé e per sé. Gli stadi intermedi sono ugualmente importanti: è essenziale evocare una determinata immagine e fornire le prove concrete di quello che affermate.
Il metodo PIPA è finalizzato alla conversione, alla trasformazione degli utenti in clienti potenziali o addirittura effettivi. Questo è un elemento basilare nell’ambito del web marketing, e la scrittura persuasiva contribuisce tantissimo a un simile risultato. Con il modello in oggetto è più semplice creare un testo di successo, senza sforzi e anche nel momento in cui non si è particolarmente ispirati – cosa che può capitare al migliore dei copywriter!
La Promessa
Il metodo PIPA per il copywriting persuasivo prevede, innanzitutto, la Promessa. Quali aspettative, quali speranze bisogna infondere nel lettore?
Di solito, molti contenuti mirano a risolvere un problema o comunque a trovare una soluzione a una questione. Coloro che navigano in rete stanno cercando la risposta a un dubbio o a un interrogativo: come faccio a migliorare la mia vita da questo punto di vista? Il discorso si può applicare a ogni campo, a qualsiasi prodotto o servizio.
Ecco, un articolo persuasivo deve partire con una promessa. Una promessa espressa senza giri di parole, incisiva e in grado di attirare subito l’attenzione di chi legge. L’ideale è collocarla all’inizio, nel primo rigo dell’elaborato, o magari nel titolo oppure nel sottotitolo. Ciò che conta è che lo sguardo si posi all’istante sulla promessa e che l’utente, per questa ragione, sia spinto a proseguire con la lettura.
L’Immagine
Il secondo passaggio del modello PIPA è l’Immagine. Il copywriting deve essere non solo persuasivo, ma anche emozionale: deve, cioè, suscitare delle sensazioni positive nel lettore, far leva sui suoi sentimenti.
Questo ramo è infatti strettamente legato allo storytelling. È necessario che i testi raccontino una storia, e che evochino immagini ben precise agli occhi degli utenti. Questi ultimi percepiranno il sapore di un piatto di pasta, ammireranno i colori di un tramonto, sentiranno il profumo di un’essenza soltanto tramite una descrizione accurata. Anche questo può fare il copywriting!
Se vi state chiedendo perché l’immagine sia tanto indispensabile, ricordate che le persone non di rado acquistano dopo essere state invogliate da un testo emozionale. Cercate di arricchire i vostri testi con diversi dettagli, chiaramente senza mai scadere nel prolisso.
La Prova
Eccoci al terzo step del metodo PIPA per il copywriting persuasivo: la Prova. Come già abbiamo anticipato, coloro che leggono desiderano fatti che supportino le parole e le promesse.
Sarà capitato anche a voi di essere attratti da un prodotto, ma di non comprarlo perché non eravate sicuri della sua qualità. E se non funzionasse? E se i piatti di quel ristorante non fossero così buoni come si pensa? E se i materiali fossero scadenti? Di certo almeno una volta nella vita vi siete posti queste domande.
Gli utenti che navigano nel web vogliono prove prima di procurarsi qualcosa. Sotto questo aspetto sono importantissimi i giudizi della clientela, le recensioni e le opinioni, i case history, le statistiche. Fate in modo che nei vostri articoli ci siano questi elementi, che piacciono al pubblico e rendono un testo ancora più convincente.
L’Azione
Il metodo PIPA per il copywriting persuasivo termina con l’Azione: la call to action, per utilizzare un’espressione tipica del content marketing. I lettori devono essere spinti a compiere un’azione, che può essere visitare un sito, sfruttare uno sconto, prenotare o acquistare un prodotto, o anche soltanto contattare un’azienda per maggiori informazioni.
Lo spazio dedicato all’azione, nel modello PIPA, è piccolo – giusto un paio di righi. Eppure questa parte è fondamentale, perché determina un rapporto con il target e un’eventuale conversione. Si rafforza tutto quello che è stato detto in precedenza, concentrato in una frase incisiva e accattivante.
La call to action può essere anche una mini-conclusione, per ribadire un concetto o per sottolineare dei vantaggi. Usatela a vostro piacimento, così da guidare l’utente fino alla fine del processo di vendita.