Chi scrive, per professione o per hobby, almeno una volta nella vita si sarà trovato di fronte alla pagina bianca. Sì, proprio il foglio bianco e vuoto, che sia cartaceo o virtuale: una pagina pronta ad accogliere le parole, che tuttavia proprio in quel momento non ne vogliono sapere di scaturire dalla mente.
La paura della pagina bianca è definita da alcuni come il blocco dello scrittore, un’autentica crisi creativa che può verificarsi in qualunque periodo e a qualsiasi età. A scuola quando bisogna elaborare un tema, all’università davanti alla tesi o a un progetto di studio, quando si cerca un impiego ed è necessario partorire una lettera di presentazione vincente.
Poi, ovviamente, possiamo essere colpiti da questo problema anche se ci dedichiamo alla scrittura per lavoro e siamo esperti di tecniche narrative e di copywriting. Alla pagina bianca sono soggetti coloro che si occupano di content marketing e di giornalismo, gli autori di romanzi, di saggi e così via. Insomma, nessuno sembra sfuggire a questa difficoltà.
Si tratta di una vera e propria situazione di stallo, per cui più ci si sforza di scrivere, più le idee rimangono rintanate nel loro angolino. Ciò capita all’inizio della stesura, o magari a metà, persino alla fine quando manca soltanto la conclusione. Come fare per superare una simile situazione? Date un’occhiata ai nostri consigli!
Leggete tanto
Il primo suggerimento potrebbe apparire scontato, ma in realtà si rivela efficace in tanti casi: leggete quanto più possibile. Libri, articoli di giornale, testi sul web, racconti brevi, fumetti, tutto quello che desiderate.
Paradossalmente, leggere quello che è stato scritto dagli altri vi aiuterà a “fare spazio” per ciò che dovete produrre voi. Senza dimenticare l’importanza dell’ispirazione, che è comunque fondamentale per combattere la pagina bianca. La lettura delle opere altrui è uno stratagemma per guardare il mondo con occhi diversi, per assumere un differente punto di vista e cambiare il filtro con cui si osservano le cose.
Fate una scaletta
Quando si è assaliti dal blocco dello scrittore e dalla paura della pagina bianca, può essere molto utile fare una scaletta. La stessa che elaboravamo tra i banchi di scuola quando il professore ci assegnava un tema: una razionale suddivisione degli argomenti, nell’ordine in cui andranno riportati.
Con questo accorgimento il lavoro sarà più logico e sistematico, e dunque presumibilmente più semplice. Se ancora non avete pensato alla successione dei paragrafi, annotateli alla rinfusa e poi segnate dei numeretti accanto. Non abbiate timore di cancellare e di essere disordinati, perché questo è perfettamente normale in tale fase se realizzate la vostra scaletta a penna.
Il metodo dei “proiettili”
Una valida alternativa potrebbe essere il metodo completamente opposto: quello di scrivere in modo spontaneo, a mo’ di flusso di coscienza, come se le parole fossero tanti proiettili. Singoli vocaboli, concetti, idee, topic, tutto quello che vi salta in mente.
In alcune circostanze è preferibile questa tecnica, in altre quella della scaletta. Dipende anche dal vostro carattere, se siete più istintivi o più riflessivi, e dal tipo di testo che state scrivendo. Noi vi abbiamo mostrato entrambe le strade, ma ogni persona deve poi individuare quella più consona alla propria indole e alle proprie esigenze.
Fate una lista delle keywords
Un evergreen, per fronteggiare la paura della pagina bianca, è la lista delle parole chiave. Il discorso si applica non solo ai contenuti per il digital marketing, ma anche ad altri testi come gli articoli e i saggi per le riviste scientifiche.
Avere un elenco delle keywords significa avere più chiaro il quadro degli argomenti. La pagina, quindi, non sarà proprio bianca ma comincerà man mano a tingersi di qualche colore. Questo espediente è utile a maggior ragione se dovete realizzare uno scritto in ottica SEO, perché le giuste parole chiave sono indispensabili per un buon posizionamento sui motori di ricerca.
Le tempistiche
Se soffrite della sindrome della pagina bianca, un ausilio può arrivare dalle tempistiche. Alcuni credono che i tempi stretti mettano soltanto ansia, ma non è così: anzi, spesso sono un incentivo per scrivere più velocemente, proprio perché è stata fissata una deadline.
La cosa migliore è stabilire i tempi di ogni operazione, dall’eventuale stesura della scaletta fino alla revisione e all’ultima lettura. Ovviamente questi elementi variano a seconda della lunghezza del testo: un articolo di giornale può essere corretto in mezz’ora, un romanzo in due giorni!
La lunghezza
Bisogna essere precisi per lottare contro la pagina bianca. Per questo è essenziale decidere in via preliminare la lunghezza del lavoro. Il numero di parole (o di pagine) è un’informazione fondamentale, che condiziona tutto il resto, la disposizione delle tematiche, lo spazio dato a ciascun paragrafo ecc.
I copywriter e i giornalisti hanno sempre in mente la lunghezza del testo prima di iniziare a scrivere. In linea di massima, anche i romanzieri devono sapere quanto si dilungherà la loro opera. Ciò che conta è non essere mai prolissi, non ripetere i concetti, non aggiungere dettagli che non servono a niente solo per scrivere di più.
Cominciate… a metà!
Non è un luogo comune: il più delle volte, gli incipit migliori si scrivono alla fine. Quando si è in balia del blocco dello scrittore, può essere opportuno abbozzare prima la parte centrale del testo e poi l’introduzione.
Con la scaletta alla mano, verificate da dove volete partire. Alcuni preferiscono affrontare subito gli argomenti più difficili per togliersi il pensiero, altri invece si occupano prima dei più semplici. Come abbiamo detto anche precedentemente, ognuno ha il proprio metodo – tutto sta nel trovarlo.
Dalla musica alle passeggiate
Per risolvere il problema della pagina bianca, a volte, è meglio rimandare temporaneamente il lavoro e schiarirsi le idee con qualche attività piacevole.
Fate una passeggiata all’aria aperta, se possibile in mezzo alla natura, o comunque in un contesto che potrebbe ispirare la vostra creatività. Va bene camminare senza meta, osservando le persone, ascoltando i loro dialoghi. Un break del genere fa riposare la mente e può essere davvero miracoloso per incoraggiare la scrittura.
Anche la musica è un’ottima opzione. Molti scrittori si preparano una playlist apposita, in grado di dare alla fantasia nuova linfa vitale e di suscitare emozioni che possano incrementare la produttività. Chiudete gli occhi e lasciatevi trasportare dalle melodie: vedrete che la vostra pagina non rimarrà bianca a lungo!