Nel contesto di una campagna di content marketing, un sapiente utilizzo delle digital pr aiuta a incrementare l’engagement a favore di un marchio, ma anche l’awareness e la reputation. Proprio per questo motivo, è auspicabile riservare alle attività di pubbliche relazioni digitali un budget abbastanza elevato, evitando di commettere l’errore di sottovalutare l’importanza dei risultati che esse permettono di ottenere. Serve a poco limitarsi all’invio di messaggi privati su LinkedIn e Facebook finalizzati a coinvolgere gli influencer; è meglio, invece, dare il valore giusto a qualunque attività di marketing online, incluse quelle dell’ambito dell’Internet pr. L’acquisto di contatti, invece, è una pratica da cui tenersi alla larga, come pure la generazione di account falsi sui social.
Il coinvolgimento degli influencer
Al coinvolgimento degli influencer si deve riservare il giusto livello di attenzione: si tratta di un’attività che richiede impegno e pazienza. Purtroppo, parecchie agenzie di comunicazione e tanti professionisti privi di un livello di esperienza adeguato tendono a trascurare il grande potenziale che caratterizza l’attività degli opinion leader, sempre che questi vengano scelti in maniera appropriata. È importante affidarsi a loro per fare in modo che il messaggio che si ha intenzione di promuovere e di trasmettere possa essere amplificato con i migliori strumenti a disposizione. Se c’è una dote che va riconosciuta agli influencer, questa è da individuare nella loro capacità di catturare la curiosità del pubblico e di smuovere le masse. Tutto dipende, ad ogni modo, da un accurato livello di selezione. Per contattare gli influencer si può cominciare scrivendo loro una mail: a quel punto ci si può far conoscere e, magari, avviare una partnership.
A chi rivolgersi
Nell’ambito delle digital pr, dunque, sono diverse le categorie di professionisti su cui si può fare affidamento: per i blogger e i quotidiani online puoi fare affidamento alla nostra piattaforma di pubblicazione.
È vero che creare e veicolare i contenuti sono attività importanti, ma non si può prescindere da una sapiente analisi del risultato. In base al contenuto che si ha intenzione di trasmettere, poi, una strategia intelligente può essere quella della differenziazione: si tratta, cioè, di distinguere alcune liste di contatti rispetto ad altre. A differenza di ciò che si potrebbe essere portati a immaginare, parlare per conto di un marchio e agire in suo nome è un’attività abbastanza complicata. Infatti, dopo che una campagna di content marketing sbagliata ha preso il via, non sarà semplice riuscire a modificare la reputazione del marchio nella mente degli utenti.
Come analizzare le proprie attività
Tutte le attività di pubbliche relazioni digitali, per garantire il successo auspicato, si basano su una pianificazione accurata e su un attento monitoraggio. Scegliere i migliori influencer e avere a disposizione una banca dati di contatti di riferimento è senza dubbio importante, ma non sufficiente. Esistono database che mettono a disposizione contatti grazie a cui è possibile accrescere il livello di efficacia delle conversazioni che dovranno essere generate. Non solo: il fulcro del passaparola in Rete è Twitter, vale a dire uno dei migliori social a disposizione di chi si dedica alle digital pr. Per sapere di cosa si parla sul web in qualsiasi istante, e quindi individuare temi utili a generare discussioni che coinvolgano il marchio da promuovere, è sempre fondamentale tenere sotto controllo i cinguettii.
I rapporti con i giornalisti
È molto prezioso il lavoro svolto con gli influencer e con i giornalisti, senza il cui aiuto si farebbe fatica a veicolare contenuti. Grazie a loro, infatti, si ha l’opportunità di diffondere messaggi caratterizzati da un livello di credibilità più elevato di quello che contraddistingue i contenuti che sono generati direttamente dal marchio. Vale la pena, allora, di utilizzare i social media per contattare i giornalisti e di ottenere tutte le informazioni necessarie a valutare le loro potenzialità dal punto di vista comunicativo. Quelle di influencer e giornalisti sono opinioni molto rilevanti, e non è un caso che in molte circostanze le digital pr, con l’obiettivo di creare awareness, puntino su testimonial speciali.
La costanza e la pazienza
Il traguardo ultimo di ogni professionista che lavori nel settore delle pubbliche relazioni digitali è quello di portare al pubblico contenuti di valore e il più possibile interessanti. Ovviamente non si può pensare di riuscire a ottenere i risultati auspicati con uno schiocco di dita, ma c’è bisogno di costanza e di pazienza, tenendo presente che nel contesto delle varie campagne di engagement non è detto che tutto vada come ci si aspetta. Per instaurare delle relazioni digitali è necessario prendere in considerazione le logiche di comunicazione, le opportunità che ne derivano ma anche i rischi che le caratterizzano.
Contenuti di qualità
La pubblicazione e la diffusione di contenuti editoriali dagli alti standard di qualità sono il punto di partenza fondamentale per incrementare il livello di trustability. Per mettere in evidenza i contenuti, è necessario fare riferimento a community di rilievo e specifici interlocutori da coinvolgere nelle campagne. Gli influencer sono destinati ad agire come ambassador a tutti gli effetti, e in un certo senso si dovranno far garanti di fiducia del marchio. Mappare gli influencer più importanti su Twitter è una delle attività a cui dedicarsi per costruirsi un database di personalità di rilievo.
Gli earned media
Infine, per attività di pubbliche relazioni digitali di successo può essere auspicabile il ricorso agli earned media, grazie a cui è possibile comunicare i contenuti migliori su network di contenuti e piattaforme specifiche. Ci sono diversi tool a disposizione che aiutano a cercare clienti sui siti web e con i quali si può far aumentare l’engagement verso un marchio. Inoltre, altri strumenti servono ad avere dati analitici su Twitter o, più in generale, ad approfondire la conoscenza del mondo degli influencer.