Nel contesto di una strategia di link building, sono numerosi gli errori a cui si può rischiare di esporsi. È fondamentale prestare la massima attenzione, alcuni sbagli, infatti, potrebbero essere forieri di penalizzazioni. Per esempio, è bene evitare di distribuire link in contenuti di qualità modesta: non è banale metterlo in evidenza, perché non si possono ottenere risultati con una link building basata su articoli copiati (non originali per il web) o di scarsa qualità. Ogni contenuto, invece, deve garantire ai lettori delle informazioni preziose e rilevanti, in modo da migliorare l’esperienza di navigazione dell’utente e offrire un contenuto utile e interessante.
Come evitare penalizzazioni su Google quando si fa link building? Di seguito alcuni consigli e suggerimenti:
Come si definisce la qualità dei contenuti
Ma quali sono le caratteristiche che permettono di stabilire se un testo è di qualità o meno? Prima di tutto, deve essere redatto in maniera corretta dal punto di vista della grammatica e della sintassi. Un aspetto da non trascurare, poi, è quello della formattazione, che contribuisce a rendere più facili da leggere gli articoli. Infine, ciò che conta è che non si tratti unicamente di post costruiti per ospitare un link per scopi promozionali. In sintesi, solo se un contenuto è di qualità avrà la capacità di interessare sul serio i visitatori: il che, per altro, potrebbe aprire la strada a ulteriori link spontanei, con i lettori che essendo soddisfatti dei contenuti in cui si sono imbattuti saranno portati a condividerli.
Usare anchor text diversificate
Per evitare penalizzazioni su Google è necessario usare anchor text diversificate, usare ripetutamente la stessa keyword nella strategia di link building è un grave errori a cui si deve prestare attenzione. È essenziale, infatti, che i rimandi ipertestuali siano in grado di destare la curiosità dei lettori, come dei veri e propri spunti che lo persuadano a fare clic sul link in modo da approfondire la conoscenza dei temi trattati: un percorso in cui l’anchor ha la funzione di guida. Diversificare le ancore è importante, e tra queste spiccano senza dubbio quelle branded: sono le ancore che riportano il nome del marchio o del sito, e contribuiscono a consolidare la reputazione del brand.
Quale strategia scegliere per il testo di ancoraggio
Non è certo semplice riuscire a gestire con successo le anchor text quando ci si cimenta in attività di link building, eppure si tratta di un aspetto a cui è opportuno dedicare la debita attenzione. Il testo di ancoraggio, infatti, può essere ritenuto un segnale per mezzo del quale Google è in grado di capire qual è il tema affrontato dalla pagina che viene linkata. È bene evitare di usare spesso le anchor text di tipo manipolativo, che sono quelle caratterizzate da una corrispondenza perfetta con la parola chiave con la quale ci si intende posizionare. Google, infatti, potrebbe considerare tale tecnica una forzatura, a maggior ragione nel caso di settori come la finanza e la salute, dove ogni informazione che viene pubblicata può influenzare il benessere economico o fisico dei lettori.
Verso quale pagine indirizzare i link
Gli esperti del settore spiegano che per evitare penalizzazioni nella link building i collegamenti dovrebbero essere indirizzati verso pagine differenti. Quindi i rimandi non devono essere focalizzati tutti sulla home page o su un’altra specifica pagina. Si parla di link juice per fare riferimento a link che rimandano sia alla home page che a pagine strategiche, il cui valore può essere veicolato alle pagine inferiori. Invece, il deep linking consiste nella creazione di link che sono diretti a pagine interne del sito.
I link a pagine non ottimizzate: una occasione mancata
Non ha senso lavorare sulla Seo off page se questa non viene integrata da una ottimizzazione on page oculata. Per esempio, sarà difficile conseguire gli obiettivi a cui si mira attraverso la strategia di link building nel caso in cui la pagina che si vuole promuovere non sia strutturata in maniera adeguata per Google, per esempio perché i suoi contenuti sono di qualità modesta. E, ovviamente, è bene accertarsi che la pagina in questione ospiti tematiche che saranno rispecchiate dalle anchor utilizzate. Insomma, si deve lavorare off site solo dopo che ci si è preoccupati di ottimizzare la pagina che riceverà i link.
La pertinenza
Essere off topic è uno degli sbagli più gravi che si possano commettere nella gestione di un sito. Per il ranking su Google, non a caso, sono aspetti decisivi tanto la rilevanza quanto la pertinenza dei contenuti: due fattori a cui si deve dedicare la massima attenzione nel momento in cui si pianifica la strategia di link building. Ma che cosa vuol dire essere in topic? Per esempio badare allo stile che caratterizza il sito, che ha un tone of voice specifico a cui ci si deve adeguare: occorre, dunque, non dimenticarsi del contesto. Lo scopo che si intende conseguire è ricevere link da siti che affrontano gli stessi temi di quelli contenuti nella risorsa da spingere: è in questo modo che il testo costituirà un valore aggiunto non solo per i lettori ma anche per il sito che lo ospita, con Google che lo giudicherà in maniera positiva: una strategia indispensabile per evitare penalizzazioni.
Gli schemi di link: sì o no?
Nelle norme relative alla qualità che Google mette a disposizione degli utenti, viene riportato che l’utilizzo di schemi di link deve essere evitato. Si tratta di trame che vengono utilizzate con l’intento di modificare il posizionamento dei siti. Per esempio, uno scambio esagerato di link one to one è pericoloso: scambiarsi i link non va bene se questa tattica è ripetuta all’infinito. Il posizionamento di un sito può essere influenzato in maniera negativa anche da pagine partner che sono state create apposta per lo scambio di link. Da evitare, poi, i servizi automatizzati per la creazione di link e le campagne di article marketing basate su contenuti duplicati, o con contenuti brevi e di scarso valore.
Evitare i siti spam
Infine, per chi si sta chiedendo come evitare penalizzazioni su Google con la link building, un ultimo nemico da cui è bene stare in guardia va individuato nei siti spam: se si ricevono link da quei siti, c’è il rischio di mettere a repentaglio la reputazione del sito che si vuole spingere. Per essere chiari, i siti spam sono quelli che esistono solo per accogliere guest post che vengono pubblicati a pagamento, senza offrire un reale valore al lettore.