Nel mondo del marketing digitale, decidere di fare una campagna di digital PR è una decisione auspicabile e quasi scontata in un mondo dove la vita online è quasi più reale di quella offline. E sempre pero consigliato applicare le dovute accortezze: una campagna di digital PR deve essere studiata nei minimi dettagli come parte di una strategia di marketing. Una valutazione incompleta o superficiale può portare a una decisione con effetti catastrofici in termini di immagine.
Nella storia del marketing, ci sono tantissimi esempi di brand che hanno realizzato campagna di digital PR memorabili sia in positivo che in negativo, e da ognuna di queste è possibile trarre importanti insegnamenti.
3 famose campagne di digital PR “epic win”
Alcune fra le campagne di digital PR che hanno fatto la storia in senso positivo vedono coinvolti alcuni grandi marchi come Barilla, Ikea e KitKat.
Barilla ai mondiali di calcio 2014
In occasione dei mondiali di calcio 2014, Barilla ha realizzato campagne di marketing praticamente in real time. Uno dei tweet più riusciti è quello che, con ironia, ha sfruttato uno dei momenti più controversi del mondiale che è stato il morso di Suarez a Chiellini. Il tweet un mondiale mordi e fuggi, accompagnato da un’immagine con 11 bucatini, di cui uno morso, è stato il gran finale della campagna ispirata ai mondiali di calcio lampo per la nostra nazionale.
Dal successo della campagna Barilla si può apprendere quanto sia importante il tempismo e l’ironia per avere dei risultati memorabili.
Ikea e mondiali di calcio 2018
Sempre a proposito di mondiali, nel 2018, l’Italia non si è nemmeno classificata: pareggiando contro la Svezia nelle partite di play-off, si è spenta anche l’ultima speranza di poter partecipare all’evento calcistico. A seguito di questo evento, il Commissario Tecnico Gian Piero Ventura è stato incoraggiato a dimettersi dal suo ruolo, cosa che lui non ha minimamento preso in considerazione.
I social media manager di Ikea Italia (marchio notoriamente svedese) hanno allora cavalcato l’onda ideando una comunicazione ironica che ha suscitato grande ilarità, associando a una panchina di legno la seguente descrizione: “Per farci perdonare, la panchina a Ventura la offriamo noi”.
Ancora una volta il tempismo è stato il miglior alleato di questa memorabile campagna di digital PR.
KitKat versus Oreo, una sfida all’ultimo morso
Infine, una campagna di marketing di successo che non ha niente a che fare con il calcio.
La CIA, il 6 giugno del 2014. con il fine di rapportarsi con il pubblico e fornire informazioni su missioni in corso e sulla storia dell’agenzia.
Il primo tweet, è sia in linea con i principi della CIA ma anche sorprendete per il tono ironico che ha usato: “We can neither confirm nor deny that this is our first tweet” (“Non possiamo confermare o negare che questo sia il nostro primo tweet”).
Da questa campagna di digital PR si può dedurre che è importante rimanere fedeli a sé stessi ma è possibile farlo anche usando un pizzico di ironia.
3 famose campagne di digital PR “epic fail”
Purtroppo, anche piccoli errori nelle scelte sia del contenuto che dello stile di una campagna di digital PR possono amplificarsi e rimbalzare per anni sulle pareti del web.
Tre esempi abbastanza recenti di scivoloni comunicativi sono quelli che hanno visto coinvolti l’INPS, Visit California e Pandora.
La pagina Facebook dell’INPS
Rimarrà per sempre nella storia lo scarico di nervi dell’operatore addetto a rispondere alle richieste degli utenti sul canale ufficiale di Facebook dell’INPS.
Il problema si è presentato a seguito di numerosissime richieste pervenute riguardo al Reddito di Cittadinanza: alcuni utenti hanno commentato in modo insistente un post di Facebook con l’intento di avere più informazioni. Tale insistenza ha generato una serie di risposte sgarbate, a tratti aggressive, da parte dell’operatore.
Per quanto sia comprensibile che non sia sempre semplice fare un mestiere a contatto con il pubblico, resta però incomprensibile la scelta di rispondere in tale maniera per iscritto su una piattaforma pubblica.
A seguito di questo evento, l’INPS è stato costretto a condividere un post di scuse, che, a causa dei commenti sottostanti, è diventato tanto virale quanto i messaggi dell’operatore innervosito.
Da questo epic fail c’è da imparare molto: soprattutto che, la scelta dell’addetto alle digital PR, debba ricadere su qualcuno in grado di essere diplomatico e misurato in qualsiasi situazione. Per quanto stressante essa sia.
Visit California e TTG Italia
Un altro esempio di flop relativo alle digital PR è quello che, nel 2015, ha coinvolto Visit California e TTG Italia.
In questo caso il problema è stato una mancanza di trasparenza da parte dei due brand che hanno lanciato un’iniziativa chiamata California Dream Big con l’obiettivo di selezionare 10 influencer del settore turistico per un viaggio alla scoperta della California.
La scelta avrebbe dovuto essere fatta tramite un contest a cui gli influencer potevano iscriversi liberamente. Invece, a detta di alcuni di loro, gli organizzatori li avrebbero contattati prima di lanciare il progetto per chiedergli di partecipare a un blog tour in California, senza menzionare il contest…del quale i partecipanti avrebbero saputo solo dopo aver accettato la partecipazione al tour.
Visit California e TTG Italia hanno giustificato la cosa sostenendo che avessero selezionato personalmente alcuni dei partecipanti perché interessanti ai fini del progetto, mentre per altri era stato indetto un concorso.
Pandora augura buon natale
Infine, la rassegna delle peggiori campagne di digital PR si chiude con la pessima figura fatta nel 2017 dal noto marchio di gioielli Pandora.
In occasione delle festività natalizie, nella metro di Milano compare l’affissione della nuova campagna pubblicitaria di Pandora che recita: “Un ferro da stiro, un pigiama, un grembiule, un bracciale Pandora: secondo te cosa la farebbe felice?». Probabilmente a molti ha suscitato un sorriso ma, da molti altri è stata considerata una frase altamente sessista.
L’azienda si è scusata affermando che era solo ironia e ha prontamente rimosso tutti i manifesti.
Pandora insegna che è fondamentale avere in mente tutti i temi caldi del momento per evitare di sbilanciarsi per non attirare attenzioni indesiderate.