Negli ultimi anni il termine “intelligenza artificiale” è inserito sempre di più negli argomenti correlati al mercato digitale, all’innovazione tecnologica e al web. Quando sentiamo parlare di questo argomento è possibile che il primo pensiero si ricollega a macchine sinistre come “Hal 9000” del celebre film di Stanley Kubrick Odissea nello spazio, ma la realtà è molto diversa.
L’intelligenza artificiale è una tecnologia che si è evoluta nell’ultimo decennio a tal punto da poter realizzare una nuova base per la realizzazione di strumenti sempre più intelligenti e innovativi, anche per l’uso quotidiano (es: iRobot).
Come per tutti i settori, anche nell’ambito del content marketing è possibile sfruttare questa grande tecnologia grazie all’utilizzo di nuovi strumenti in grado di generare immagini da una stringa di testo. Si tratta di un’innovazione già molto utilizzata dai creator e marketers per strategie di content marketing o per l’ottimizzazione di contenuti e campagne realizzati in precedenza.
Cosa sono i generatori di immagini AI e come funzionano
Questi generatori di immagini trovano le loro origini dalle GAN, in italiano “Reti Avversarie Generative”, così chiamate per il loro funzionamento che consiste nello scontro tra le reti neurali aventi lo stesso risultato in ogni caso. Ma cosa significa?
Il generatore di immagini non fa altro che elaborare e realizzare l’immagine dal testo scritto e pensato da un utente, mentre il discriminatore viene addestrato al riconoscimento e quindi all’individuazione di immagini già presenti sulla rete tramite un database carico di esempi.
Questo scontro tra le due parti fa sì che il generatore di volta in volta apprende come realizzare immagini sempre più originali e strettamente in linea con il testo digitato dall’utente, quasi come se fosse un grafico in procinto di realizzare una nuova commissione.
I sistemi più avanzati di text to image sono OpenAI e Imagen by Google, i quali sfruttano un modello a diffusione, che permette alla AI di comprendere stringhe di testo complesse senza basarsi sulle sole parole chiave.
Come funziona il processo di generazione delle immagini
Questi Diffusion Model System non fanno altro che condividere le frasi che vengono digitate con dei calcolatori, ovvero un modello di elaborazione e calcolo che prende il nome di Prior, in grado di generare delle clip image embeddings. Per semplificare questo processo potremmo definire questa prima azione con la seguente citazione: “farsi un’idea”.
Successivamente, queste “bozze” si trasferiscono automaticamente ad un Decoder Diffusion che inizia la realizzazione dell’immagine effettivamente richiesta e procede con la consegna all’utente.
Supponiamo, quindi, di trovarci sul divano di casa e abbiamo bisogno di un’immagine raffigurante un elefante con indosso una t-shirt rossa che sta in equilibrio su una palla multicolore. Un’immagine complessa da trovare online ma il cliente ha richiesto la presenza di questa immagine: apriamo il software AI e digitiamo: “elefante,t-shirt rossa,palla multi colore”. Il software elabora la frase e genera più opzioni dell’immagine desiderata in pochi secondi e di volta in volta l’immagine sarà sempre più pertinente alla richiesta.
Può l’intelligenza artificiale sostituire il lavoro dell’uomo?
Questo è il pensiero che spaventa maggiormente, in primis i grafici e illustratori, perché le potenzialità di questi software sono strabilianti e le risorse che possono fornire sono di innumerevoli, qualità e dettagliate.
Basti pensare che in un concorso grafico, un artista ha portato un’immagine fornita da uno di questi software senza svelarne la natura per effettuare un test di qualità e con grande sorpresa ha ottenuto il primo premio per l’unicità e i dettagli dell’immagine.
In questo caso, quindi, verrebbe da pensare che la macchina può sostituire l’uomo, ma almeno per ora non è così. Si, è vero, i software AI hanno grandi potenzialità e sono capaci di produrre immagini favolose e dettagliate da una semplice descrizione, ma è anche vero che l’immaginario e la capacità artistica di un essere umano è di gran lunga superiore ad una macchina e quasi del tutto irraggiungibile.
L’uomo può trasmettere sensazioni ed emozioni attraverso un’immagine, cosa che una macchina non riesce a fare e come sappiamo le tecniche promozionali si spingono sempre di più verso la condivisione di emozioni per acquisire l’interesse dei potenziali clienti.
Content marketing e software AI per immagini e scrittura
Questi software AI, al contrario di come verrebbe da pensare, possono essere di grande aiuto per marketers e creators, ma soprattutto per i loro team in cui sono compresi anche grafici ed illustratori.
E’ possibile accedere a questi strumenti come supporto per far fronte ad un eventuale blocco di creatività, alla carenza di immagini originali disponibili sul web oppure per presentare ai clienti delle idee già visibili e disponibili per essere modificare in base alle esigenze specifiche di un progetto. Tutto questo permette di evitare perdite di tempo che, nel marketing online, rappresentano una perdita di denaro e una mancata ottimizzazione delle task.
Per ottimizzare ulteriormente le tempistiche, i marketers uniscono questi software ad altri strumenti innovativi come i software ai per la scrittura che permettono di realizzare delle bozze dei copy da revisionare velocemente e già adattate alla parte SEO. Anche in questo caso, la figura del copywriter non viene eliminata ma deve solo cambiare il suo approccio verso la scrittura, ottimizzando il suo lavoro svolgendo attività di revisione e adattamento.
L’utilizzo di tutti questi software, abbinati alle capacità di un buon grafico, illustratore, copy ed analisti, possono portare alla realizzazione di campagne di content marketing di successo ed estremamente originali.
Conclusione
Abbiamo compreso come funzionano i software text to image e soprattutto quali sono le loro potenzialità in termini di qualità e tempistiche offrono.
Questi programmi seppur ancora alle versioni iniziali suscitano un grande interesse ma al tempo stesso un grande timore. L’obiettivo degli sviluppatori è quello di realizzare una forma di collaborazione sempre più efficiente tra tecnologia e uomo, che riduce al minimo le perdite di tempo e minimizza gli errori, che permette all’uomo di evolvere le proprie mansioni e di perfezionarsi sempre di più.
Tutti questi software AI offrono un notevole supporto in ambito del content marketing andando in supporto a tutte quelle problematiche che ogni componente del team può riscontrare.