Curare la propria immagine
Personal Branding
Il personal branding corrisponde all’insieme di strategie a cui si ricorre allo scopo di promuovere sé stessi: il proprio curriculum, le proprie abilità e le proprie capacità, come se si stesse promuovendo un marchio. Correlato al marketing personale, può essere utilizzato in una vasta gamma di settori, e in molti casi viene considerato una forma di marketing applicato all’individuo. Tutte le operazioni di personal branding hanno come obiettivo ultimo quello di comunicare un’immagine di sé che possa restare impressa nella mente delle persone.
Personal branding
Come posizionare la propria immagine
L’attività di personal branding consente di posizionarsi presso uno stakeholder o un consumatore, secondo modalità non troppo diverse da quelle che verrebbero adottate da un’azienda. Per riuscirci, bisogna prendere in considerazione i propri valori e quelli che degli stakeholder o dei consumatori, di cui vanno valutati anche i sistemi di riferimento. Il personal branding ha esito positivo solo nel momento in cui l’immagine di sé che si vuole trasmettere corrisponde all’immagine che viene percepita dagli altri.
Quali sono le ragioni per le quali il personal branding è tanto importante?
Per capirlo è sufficiente concentrarsi sulle caratteristiche del mercato del lavoro attuale, che dopo anni di trasformazioni si sta allontanando sempre di più dal mito del lavoro dipendente che assicura un posto fisso. Mentre fanno capolino figure sempre nuove di professionisti del settore digitale, dunque, le forme di lavoro autonome conquistano spazio.
Una startup di sé stessi
È come se sul mercato del lavoro si dovesse creare una startup di sé stessi: giorno dopo giorno è importante crescere e continuare a farlo. Per riuscirci, è indispensabile essere in grado di reinventarsi non solo in qualità di professionisti, ma anche come persone. Per questo si deve mirare a un miglioramento costante, relativo non solo alle capacità tecniche. Certo è che migliorarsi non basta se poi non si è capaci di far conoscere questo miglioramento agli altri: è indispensabile saper comunicarsi, insomma. Per fare riferimento al personal branding, una delle metafore a cui si ricorre più spesso chiama in causa il packaging: è importante lavorare su sé stessi, insomma, ma anche presentarsi in modo allettante, così da destare la curiosità dei datori di lavoro e dei potenziali clienti, maturando un vantaggio competitivo nei confronti della concorrenza.
APPROFONDIAMO
Gli obiettivi che caratterizzano un processo di personal branding non sono poi molto diversi da quelli che rientrano in una operazione di branding tradizionale. Prima di tutto c’è bisogno di un brand che deve essere ben visibile e che possa essere riconosciuto con facilità: è indispensabile dargli una forma concreta. In termini pratici, questo implica definire degli obiettivi a cui mirare e stabilire dei traguardi che possano essere raggiunti nel corso di un lasso di tempo ben preciso. Dopodiché è utile identificare una mission e stabilire una vision, che però devono essere ben riconoscibili anche dal target di riferimento. Si tratta, in buona sostanza, di individuare un elemento che aiuti a identificarsi come unici, che permetta di farsi notare rispetto ai competitor e che sia garanzia di insostituibilità.
È forte ed evidente la correlazione che c’è tra una strategia professionale, il personal branding e la Rete. Dedicarsi al personal branding, infatti, vuol dire essere in grado di gestire la propria immagine professionale con un approccio strategico. Si tratta di lavorare sulla percezione di sé da parte degli altri: perché si dovrebbe essere preferiti a un’altra persona? Rispondere a questa domanda permette di lavorare sul personal branding, che a seconda dei casi serve a differenziarsi dagli altri, a consolidare il proprio posizionamento e, in sintesi, a diventare più memorabili. Che si abbia la necessità di influenzare un datore di lavoro, un cliente, un collega o qualsiasi altro soggetto, quello che conta è agire in anticipo.
Se il brand personale rappresenta il motivo per il quale si viene scelti da un partner, da un datore di lavoro o da un cliente, ecco che il personal branding consiste nel processo a cui si deve ricorrere per coltivare questo brand, ma soprattutto per comunicarlo con la massima efficacia. Dai blogger agli avvocati, dagli sviluppatori ai project manager, dagli architetti ai designer, sono numerosi i professionisti che, per ambire al successo, devono imparare a distinguersi dai competitor e a farsi notare.
La risorsa più importante a disposizione di ognuno di noi è facile da individuare: sé stessi. Il personal branding permette di vendersi meglio, ma questo non vuol dire trasmettere un’immagine di sé non veritiera o comunicare un valore aggiunto che in realtà non si è in grado di fornire. È indispensabile, invece, spiegare nel modo più trasparente possibile per quali motivi si dovrebbe essere scelti, così che siano gli altri a compiere il primo passo.
Non si deve pensare che siano solo i lavoratori autonomi, i liberi professionisti, gli influencer e le persone in cerca di un’occupazione a dover badare al personal branding. Questa attività è importante, per esempio, anche per i lavoratori dipendenti, dai manager ai quadri più bassi. Ognuno dovrebbe mirare a far carriera, soprattutto in un contesto di mercato fluido come quello attuale. Alla fine, è il motivo per cui si tende ad aggiornare il proprio curriculum o il profilo LinkedIn anche quando si ha un lavoro fisso: oggi non è auspicabile identificarsi al 100% con l’azienda da cui si è assunti, anche perché un approccio simile non garantisce una crescita adeguata. In poche parole: tutti dovrebbero fare personal branding.
Oggi il mercato del lavoro è estremamente concorrenziale, ed è questa la ragione per la quale si deve pensare a promuovere sé stessi, la propria attività e le proprie abilità come si farebbe con un marchio. E ciò è vero a prescindere dal livello di carriera che si è raggiunto o dal settore di riferimento. Un freelance che sa come fare personal branding è destinato a beneficiare di più progetti, ad avere più clienti e a sviluppare nuove collaborazioni: tutto questo grazie a uno storytelling mirato.